
Quante volte ci siamo trovati a parlare tra noi e noi, incoraggiandoci o criticandoci? Questo dialogo interiore, noto come "self-talk", è un fenomeno psicologico potente che influenza significativamente le nostre prestazioni, soprattutto in attività che richiedono resistenza e determinazione, come la maratona.
Cos'è il Self-Talk?
Il self-talk è la verbalizzazione rivolta a sé stessi, espressa apertamente o mentalmente, che riflette l'interazione tra i nostri processi cognitivi. Può essere spontaneo e incontrollato, oppure deliberato e strategico, utilizzato per regolare il nostro comportamento, le emozioni e i processi mentali.
Il Self-Talk nella Maratona: Cosa Succede Dopo il "Muro"?
La maratona è una sfida estrema che mette a dura prova non solo il corpo, ma anche la mente. Dopo il trentesimo chilometro, molti maratoneti sperimentano il cosiddetto "muro", un momento di crisi fisica e mentale in cui la fatica sembra insormontabile. In questa fase cruciale, il self-talk diventa uno strumento fondamentale per gestire la fatica, il dolore e le crisi.
Uno studio recente pubblicato su Atletica Studi, che ho avuto il piacere di coordinare, ha identificato quattro categorie principali di self-talk utilizzate dai maratoneti in questa fase:
- Self-talk orientato al futuro: Pensieri rivolti al traguardo e alla conclusione della gara ("È finita", "Ci sono quasi").
- Self-talk per creare uno stato di alta eccitazione: Incoraggiamenti e incitamenti per aumentare l'attivazione e superare la fatica ("Forza!", "Vai avanti!").
- Self-talk spontaneo: Pensieri che emergono in modo automatico, spesso legati a emozioni o sensazioni fisiche.
- Self-talk per regolare la cognizione e il comportamento: Istruzioni e strategie per mantenere la concentrazione, controllare il ritmo e gestire lo sforzo.
Self-Talk: Amatori vs. Atleti d'Élite
È interessante notare che gli atleti d'élite tendono a utilizzare maggiormente il self-talk per regolare la cognizione e il comportamento, dimostrando una maggiore capacità di controllo metacognitivo. Gli amatori, invece, ricorrono più spesso a pensieri spontanei e meno strategici.
Implicazioni e Applicazioni Pratiche
La ricerca sul self-talk evidenzia il suo potenziale per migliorare le prestazioni non solo nella maratona, ma anche in altri sport di resistenza. Comprendere il ruolo del dialogo interiore e imparare a utilizzarlo in modo strategico può fare la differenza tra successo e fallimento.
Ecco alcuni consigli pratici:
- Identifica il tuo self-talk: Presta attenzione ai pensieri che ti attraversano la mente durante l'attività fisica.
- Sostituisci i pensieri negativi: Trasforma le critiche in affermazioni positive e incoraggianti.
- Utilizza il self-talk strategico: Prepara frasi e parole chiave da utilizzare in momenti specifici della performance.
- Sviluppa la consapevolezza metacognitiva: Impara a monitorare e regolare i tuoi pensieri per ottimizzare le tue prestazioni.
Il self-talk è uno strumento potente che possiamo utilizzare per migliorare le nostre prestazioni, gestire le difficoltà e raggiungere i nostri obiettivi. Imparare a padroneggiarlo significa acquisire un vantaggio competitivo e migliorare il nostro benessere psicologico.
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