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Psicoterapeuti online: quanto sono affidabili i portali come UnoBravo?

Sempre più frequentemente, direi spesso, mi trovo in situazioni conviviali in cui le persone iniziano a confrontarsi sui loro percorsi di psicoterapia.

 

Per fortuna o purtroppo il tema della salute mentale è stato sdoganato.

 

Per fortuna, perché la salute mentale è un bisogno essenziale di ogni essere umano e, come tale, necessita di essere soddisfatto. Credo profondamente nel valore della parola, della narrazione e del darsi tempo per pensare a se stessi.

 

Per sfortuna, perché se vi è un accresciuto accesso a percorsi psicoterapici, il bisogno di salute mentale del soggetto è stato fino ad allora frustrato. Gli abitanti degli USA sono monadi, pervasi da vissuti di frammentazione, solitudine e mancanza di senso del vivere, e sono i più grandi sostenitori della psicoterapia. Insieme precursori e sofferenti.

 

Alla luce della situazione generale e dell’accresciuta domanda di servizi psicologici, credo diventi sempre più importante avere le competenze per saper individuare il professionista o la professionista a cui affidarsi.

 

Tale importanza è rafforzata dalla delicatezza di un tema come la salute e il benessere mentale e, non ultimo, dall'investimento economico richiesto a chi decidesse di intraprendere un percorso terapeutico.

 

In particolare, mi domanderò se rivolgersi a portali web, di cui UnoBravo è il più noto e utilizzato, che aggregano e propongono numerosi professionisti, sia la scelta più lungimirante.

 

Come accennavo, cercherò di essere il più concreto possibile e proporrò alcune considerazioni relative e derivanti dal costo del servizio.

 

1) Quanto voi pagate al professionista non è quanto il professionista riceve: mediamente i portali, come è giusto che sia, trattengono mediamente il 30% del costo dell’incontro. Quindi, se voi pagate 50 euro, 35 vanno al professionista e 15 a UnoBravo o al portale da voi scelto.

 

2) Quanto il professionista fattura non è quanto il professionista guadagna. Un qualsiasi professionista che abbia partita IVA aperta sosterrà dei costi di tassazione (paga le tasse), costi di trasporto, costi di affitto di studi e costi di formazione (gli psicologi hanno l’obbligo di ECM ottenibili tramite costi di formazione). Nel caso un terapeuta scegliesse di ricevere solo online, avrebbe una riduzione di questa voce di spesa (es: non dovrebbe affittare uno studio). Forfettariamente, i costi complessivi rimarrebbero circa del 30%. I 35 euro ricevuti da UnoBravo diventano perciò circa 25 euro guadagnati dal professionista.

 

3) Minore è la tariffa del professionista, più il professionista dovrà lavorare. Chiaramente è così per tutti ed è anche giusto che sia così. A livello matematico, questo è però un assunto non confutabile. Considerando che le tariffe dei portali come UnoBravo sono concorrenziali e che una percentuale del costo sostenuto dal paziente va al sito, ne deriva che i terapeuti proposti da questi portali debbano lavorare più dei loro colleghi.

 

4) Più ore il professionista lavora, minore è la qualità del servizio. Nessuno vieta a un professionista di ricevere 40 persone a settimana, ma è difficilmente sostenibile ascoltare e immergersi in situazioni di fatica o dolore per 8 ore al giorno, 5 giorni a settimana. Immaginate che il professionista a cui state parlando abbia incontrato 7 persone che si sono aperte raccontando di lutti, separazioni, conflitti, rischio suicidario, ecc. Quanta energia mentale potrà dedicarvi il professionista? Quanta empatia? Quanta lucidità per definire un piano di acquisizione di benessere? Probabilmente poca.

 

5) Minore è la tariffa del professionista, minore è (in linea generale) la sua esperienza e la qualità del servizio. Un kebab costa circa 4 euro. Un panino preparato con ingredienti a km 0 probabilmente lo pagheremo 15 euro. Possiamo trovare panini ottimi a prezzo concorrenziale? Certo, ma la probabilità di riuscirci è inferiore. Potremmo comprare panini costosi di bassa qualità? Certo, ma la probabilità di incappare in una fregatura è inferiore. A livello personale, per me è primario che una terapia sia efficace e che sia economicamente sostenibile. Sono cosciente che sia un costo e che questo possa impattare sulle finanze di una famiglia o di un lavoratore e, quindi, sono disponibile, quando necessario, a considerare un punto d’incontro. Come dicevamo al punto 1, un professionista che lavora privatamente non è soggetto alle commissioni da dare a UnoBravo o agli altri portali. Può quindi mantenere alta la sua professionalità anche quando riducesse la sua tariffa.

 

6) Formarsi come psicoterapeuti è costoso. Per diventarlo, è richiesto frequentare una scuola di specializzazione. Il costo complessivo della scuola e di un’eventuale analisi personale prevista dalla scuola varia tra i 20.000 e i 30.000 euro. Il costo di un incontro con un terapeuta spesso considera i costi di formazione sostenuti dal professionista. Chiaramente, non possono venire sostenuti dai pazienti, ma è fattibile per un professionista investire cifre considerevoli per poi proporsi a prezzi più bassi del mercato? Se accade, la risposta è affermativa, ma mi domanderei sempre se a farne le spese non sia la qualità del servizio.

 

7) Non solo i professionisti che propongono i loro servizi via web e in portali web lavorano appoggiandosi al web. In linea teorica, ma anche pratica, qualsiasi professionista della salute mentale svolge sedute online ed è disponibile a svolgere percorsi online. È quindi possibile scegliere un terapeuta, contattarlo e domandargli la possibilità di iniziare dei colloqui online. Anche esternamente ai portali.

 

Considerando tutto quanto presentato in precedenza, possiamo con ragione affermare che un professionista scelto all’interno di un portale come UnoBravo offra tariffe più basse rispetto ai colleghi e, quando siano allineate, sia comunque disponibile a guadagnare una cifra inferiore.

 

Generalmente, i professionisti disponibili a svolgere la loro mansione a tariffe ridotte sono in avviamento professionale, quindi meno esperti, o necessitano di allargare la propria attività. La necessità di allargare la propria attività, ormai da lavoratori adulti, può essere ricondotta a un territorio in cui si opera poco interessato all’offerta psicologica o a un’efficacia ridotta dei servizi proposti.

 

Concludendo, se dovessi consigliare un mio familiare, non lo indirizzerei verso UnoBravo. Al massimo gli suggerirei di selezionare un professionista di UnoBravo che risiede in zone d’Italia dove la psicoterapia non si è ancora sdoganata e dove il costo medio di una seduta sia generalmente più basso. Questo aumenterebbe la probabilità di incontrare un/una professionista valido/a che non stia operando una politica di prezzo. Se abitualmente tale professionista proponesse incontri a 40 euro, anche se uscisse su UnoBravo, potrebbe guadagnarne 35 netti. Potrebbe così garantire la sua professionalità. Così non accadrebbe in un contesto territoriale dove il costo medio di un incontro fosse di 70 euro.

 

Chiaramente, ci sono numerosi vantaggi nel rivolgersi a UnoBravo o a uno degli altri portali. Poter leggere le recensioni di altri pazienti, i costi trasparenti, la possibilità di provare più professionisti, la grande numerosità dei professionisti tra i quali scegliere, il basso coinvolgimento richiesto nel fare il primo passo e la privacy nel poter mantenere privata la scelta di rivolgersi a un/una professionista.

 

Credo, però, che le attenzioni siano più rilevanti di questi ultimi, indiscutibili, vantaggi.

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