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I Sei Copioni di Eric Berne nel Mondo del Lavoro: Come i Miti Greci Spiegano i Comportamenti Professionali

Nel contesto lavorativo, le dinamiche psicologiche che guidano il comportamento delle persone possono influire in maniera profonda sulle interazioni e sulla carriera. Eric Berne, attraverso la sua teoria dell'Analisi Transazionale, ha messo in luce sei processi di copione che definiscono il nostro approccio alla vita e alle relazioni. Per rendere questi concetti più accessibili, Berne ha anche fatto ricorso ai miti greci, storie ricche di significato che rappresentano archetipi universali di comportamento umano.

Esploriamo quindi i sei processi di copione e vediamo come i miti greci possano aiutare a comprendere meglio la loro applicazione nel mondo del lavoro.

 

1. Il Copione "Finché" – Il Mito di Ercole

Il copione "Finché" riguarda il lavorare incessantemente per un obiettivo, convinti che solo raggiungendo quel traguardo si otterrà la realizzazione. In questo caso, possiamo sostituire il mito di Sisifo con quello di Ercole. Ercole affronta le sue dodici fatiche, ognuna delle quali sembra insormontabile, ma lui le porta a termine una dopo l'altra, sperando che ogni fatica completata lo avvicini alla sua redenzione.

Nel contesto lavorativo, chi segue il copione "Finché" potrebbe dedicarsi in modo ossessivo a un obiettivo, ma senza mai sentirsi veramente soddisfatto, anche quando il traguardo è raggiunto. La realizzazione viene sempre posticipata al "prossimo passo", portando a una continua frustrazione e a una ricerca incessante di qualcosa che non arriva mai.

 

Come usarlo nel lavoro:

  • Fissare obiettivi realistici e celebrare ogni passo del percorso. Il riconoscimento dei progressi è essenziale per evitare il burnout e il senso di impotenza.

2. Il Copione "Dopo" – Il Mito di Tantalo

Il copione "Dopo" riguarda l'attesa di un momento futuro in cui il cambiamento o la realizzazione avverranno solo dopo un evento specifico. Qui, il mito di Damocle si adatta perfettamente. Damocle, un cortigiano, desidera ardentemente il potere del re Dionisio. Il re, per mostrargli il pericolo che accompagna il potere, lo fa sedere su un trono, sotto il quale pende una spada affilata sospesa da un filo sottile. Damocle, pur avendo tutto ciò che desiderava, si rende conto che la sua felicità è instabile e minacciata da una costante incertezza.

Nel mondo del lavoro, questo copione si manifesta in chi crede che la felicità o il successo arriveranno solo quando raggiungerà una posizione privilegiata o raggiungerà un obiettivo futuro. Tuttavia, questa mentalità può far vivere sempre nel futuro, mai nel presente.

 

Come usarlo nel lavoro:

  • Flessibilità e adattabilità. Non aspettare che tutto sia perfetto o che arrivi il momento giusto. Ogni passo verso il cambiamento è significativo.
  • Porsi obiettivi più piccoli e realistici, invece di rimandare continuamente il proprio benessere a una "condizione futura".

3. Il Copione "Mai" – Il Mito di Tantalo

Il copione "Mai" è quello di chi si convince di non essere mai abbastanza, che il cambiamento o il successo sono irraggiungibili. Il mito di Tantalo è perfetto per rappresentare questa condizione. Tantalo è condannato a rimanere immerso in un lago con frutti sospesi sopra la sua testa. Ogni volta che cerca di afferrarli, l’acqua si ritira, e i frutti si allontanano. Tantalo può vedere e desiderare, ma non può mai ottenere ciò che brama.

Nel contesto professionale, chi segue questo copione può sentirsi sempre fuori portata rispetto al successo, alla realizzazione o al riconoscimento. Non si sente mai abbastanza capace o degno, e il senso di inadeguatezza diventa un blocco.

 

Come usarlo nel lavoro:

  • Lavorare sull'autostima. Accettare i propri limiti e riconoscere i propri successi, anche piccoli, aiuta a ridurre il senso di inadeguatezza.
  • Affrontare le sfide con coraggio invece di aspettare che ogni condizione sia perfetta prima di agire.

4. Il Copione "Sempre" – Il Mito di Prometeo

Il copione "Sempre" riguarda un comportamento che diventa automatico, senza riflessione o cambiamento. Il mito di Prometeo è particolarmente utile per comprendere questo copione: Prometeo, che rubò il fuoco agli dèi per regalarlo agli uomini, incarna l'idea di fare sempre la stessa cosa, senza mai fermarsi a riflettere sulle sue azioni o sui suoi risultati.

Nel mondo del lavoro, il copione "Sempre" si manifesta in persone che si fossilizzano in una routine, ripetendo continuamente lo stesso tipo di lavoro, senza mai cercare di evolversi o di esplorare nuove opportunità. Questo può portare a un senso di stagnazione e a una mancanza di innovazione.

 

Come usarlo nel lavoro:

  • Stimolare l'innovazione e la crescita continua. Riconoscere che il cambiamento e l'adattamento sono essenziali per evitare la stagnazione.
  • Essere aperti a nuove sfide e pronti a cambiare le proprie abitudini per crescere professionalmente.

5. Il Copione "Quasi" – Il Mito di Sisifo

Il copione "Quasi" riguarda chi è sempre vicino al successo, ma non riesce mai a raggiungerlo completamente. Il mito di Sisifo si adatta perfettamente a questa condizione. Sisifo è condannato a spingere un masso fino alla cima di una montagna, solo per vederlo rotolare giù ogni volta che è vicino al traguardo, costringendolo a ripetere l'intero processo all'infinito.

Nel contesto lavorativo, chi segue il copione "Quasi" può essere sempre a un passo dalla promozione, dal completamento di un progetto o dal riconoscimento, ma non riesce mai a portarlo a termine completamente. Le ragioni possono essere la paura del fallimento o la mancanza di opportunità reali.

 

Come usarlo nel lavoro:

  • Sfidare le proprie paure del fallimento. Il copione "Quasi" può essere superato se si impara ad affrontare le difficoltà senza arrendersi.
  • Fissare scadenze concrete e lavorare su obiettivi chiari, per evitare di rimanere in uno stato di "quasi successo".

6. Il Copione "A Finale Aperto" – Il Mito di Ulisse

Infine, il copione "A finale aperto" riguarda l'incapacità di concludere un progetto o di prendere una decisione definitiva. Il mito di Ulisse, con i suoi viaggi infiniti e le sue avventure che non si fermano mai, rappresenta perfettamente questa dinamica. Ulisse non arriva mai a casa (o la sua "casa" è sempre un ideale che non si concretizza mai completamente).

Nel contesto lavorativo, chi segue il copione "A finale aperto" può trovarsi in una condizione di continua indecisione, senza mai riuscire a definire un obiettivo chiaro o a chiudere un ciclo lavorativo. Questo può portare a una costante insoddisfazione e a una sensazione di "incompiuto".

 

Come usarlo nel lavoro:

  • Fissare obiettivi concreti e definiti. Imparare a portare a termine i progetti e a fare delle scelte definitive, senza vivere in uno stato di continua indecisione.
  • Celebrando i successi e imparando dai fallimenti, piuttosto che vivere nel "possibile" o nell'"indefinito".

Conclusioni

I sei processi di copione di Eric Berne possono rappresentare una lente utile per analizzare le dinamiche comportamentali nel contesto lavorativo. Comprendere questi copioni aiuta a riconoscere come le proprie convinzioni e abitudini influenzano le interazioni professionali e la crescita della carriera. Con un lavoro di consapevolezza e cambiamento, è possibile utilizzare questi copioni in modo positivo, adattandoli alle proprie necessità e al contesto in cui ci si trova. Sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri copioni, infatti, può essere il primo passo verso un miglioramento sostanziale, sia sul piano professionale che personale.

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