Farsi amici i propri demoni.
Ecco un'affermazione che proprio mal digerisco. Il sentirla pronunciare mi provoca letteralmente l'orticaria.
L'idea che sia possibile per una persona “risolversi” è per me una sorta di abominio logico, concettuale ed insieme esistenziale. E' una stortura che constato essere sempre più diffusa e pronunciata in correnti psicoterapiche New Age, purtroppo.
Partiamo da quello che per me è il l'assunto di base. I demoni sono nati per essere demoni.
Nella commedia che va in scena ogni giorno nella mia e nostra mente vi sono molti ruoli in interazione tra di loro. Alcuni personaggi hanno un rapporto amicale, altri di collaborazione, altri di pace armata e altri ancora di conflitto aperto. Questi ultimi sono i demoni.
Li temiamo, li combattiamo, da loro ci difendiamo, spesso li vediamo più grossi di quanto effettivamente siano, ma soprattutto li necessitiamo.
Noi abbiamo un bisogno viscerale di demoni. Senza di essi non potremmo crescere ed evolvere.
Il cambiamento che accade, che andiamo a cercare e nelle cui vele soffiamo è figlio del lavorio -anche- dei nostri demoni e della relazione che intratteniamo con loro.
Il gioco dell'evoluzione trae energia, come sostiene Rita Levi Montalcini, dall'imperfezione. Ringrazio Dio che in abitano dei demoni e che questi si comportino da demoni, a volte perseguitandomi.
Questo è la prova del mio essere vivo ed essere Umano. Di essere in cammino, di avere ancora spazio per il mutamento.
Voler essere amico dei propri demoni, a mio avviso, equivale ad affermare di ricercare quello stato di quiete che solo la morte può donare. Proprio per questo, perché siamo e continuiamo ad essere vivi, anche supposto il caso di riuscire ad amicarsi un demone, necessariamente ne sorgerebbe uno nuovo con un nome differente. Non lo prevede lo svolgimento della nostra commedia.
Qualcuno potrebbe etichettarmi come eccessivamente pessimista. Se accadesse non mi offenderei.
Io, però, mi definirei orgogliosamente democratico. Nel luogo dove la mia mente accade voglio che sia posto ed accesso per tutti, anche per i demoni. Nessuno escluso.
Ciò non significa che non vi siano regole per ciò e per chi mi abita, ma l'accoglienza e la libertà sono per me valori non negoziabili.
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