Il Vuoto nell'Adolescenza: Sofferenza, Crescita e il Tempo che Cambia la Percezione del Dolore
Recentemente, un adolescente mi ha raccontato di sentirsi "vuoto" dentro. Un vuoto che lo accompagnava, che permeava il suo essere e la sua percezione di sé. Mentre ascoltavo la sua esperienza, provavo un leggero stupore e, per un attimo, anche un pizzico di invidia.
Avrei voluto suggerirgli di vivere fino in fondo quel dolore, di assaporarlo, di lasciarlo decantare e fare esperienza di quella sensazione. Un dolore che, come una tempesta, non sarebbe tornato con la stessa forza o impeto mai più.
Tuttavia, non l’ho fatto. Non credo sarebbe stato utile.
Il Dolore e il Tempo che Cambia la Percezione della Sofferenza
La sofferenza che proviamo nel corso della vita cambia forma con il tempo. Col passare degli anni, il dolore tende a smussarsi, a diventare meno intenso. In parte, sviluppiamo una migliore capacità di adattamento, ma più di tutto, impariamo a comprendere il dolore attraverso una nuova filosofia di vita, un modo diverso di percepirlo. Con il tempo, la nostra capacità di sentire il dolore, di "farlo risuonare", diminuisce.
Questo non significa che il dolore diventi meno importante, ma che, col passare degli anni, diventa più difficile viverlo in modo così totalizzante. Non è più un'onda travolgente come può essere per un adolescente, ma piuttosto una sensazione che impariamo a gestire e affrontare con maggiore serenità.
Il Vuoto dell'Adolescenza: Un Segno del Presente
Tuttavia, l'adolescenza è l'unico periodo della vita in cui possiamo veramente percepire questo tipo di "vuoto". In questo periodo, il dolore e il vuoto sono così potenti perché parlano il linguaggio del presente. Un adolescente che si sente vuoto è in realtà il nostro specchio del presente, che ci mostra ciò che il tempo che stiamo vivendo ci sta chiedendo.
Il vuoto dell’adolescente non è solo una sofferenza, è anche un segno di come il presente si viva oggi. Quello che spesso vediamo come un grande malessere, un tremendo senso di vuoto, è anche una forma di rivelazione. È un "dono" nel suo significato più profondo, perché ci permette di capire meglio la dimensione in cui ci troviamo.
Il Dolore: Una Tremenda Punizione e un Dono
Il dolore, in definitiva, è tanto una punizione quanto un dono. Una punizione, perché ci obbliga a confrontarci con la nostra fragilità, con la nostra vulnerabilità. Un dono, perché ci offre una rara opportunità di crescita e trasformazione. È solo attraversandolo che possiamo comprendere appieno la nostra capacità di cambiare, di evolverci, di vivere in un tempo che cambia.
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